Dal 2014 ad oggi, molte ONG hanno deciso di dedicarsi alla salvaguardia delle vite umane in mare, operando nelle search and rescue areas (aree di ricerca e soccorso) del Mediterraneo Centrale. È importante ricordare che non tutte le navi operano simultaneamente, sia per ragioni di costi, manutenzione o blocchi amministrativi imposti dal governo italiano. Inoltre, è stato ampiamente dimostrato che non rappresentano un fattore di attrazione (pull factor).
In questo articolo faremo una panoramica dei principali asset navali e aerei.
Asset Navali
- Life Support: La nave di Emergency, in funzione da dicembre 2022, è lunga 51,3 metri e può ospitare fino a 175 persone escluso l’equipaggio.
- Sea-Watch: Opera con due imbarcazioni: la motovedetta veloce Aurora, lunga 14 metri e attiva dalla metà del 2022, e la Sea-Watch 5, una nave lunga 58 metri che ha iniziato le operazioni nel 2023. In precedenza, utilizzava la Sea-Watch 3.
- Medici Senza Frontiere: Gestisce la Geo Barents dal maggio 2021, una nave di soccorso lunga quasi 77 metri. La nave è andata “in pensione” nel Dicembre 2024. In passato, MSF operava anche con la Prudence, attiva fino al 2018.
- SOS Méditerranée: La nave Ocean Viking, operativa dal 2019, è lunga circa 70 metri.
- ResQ People: Una nave di soccorso lunga 39 metri, gestita dall’omonima organizzazione, operativa nel Mediterraneo Centrale dal 2021.
- Louise Michel: Finanziata dall’artista britannico Banksy, è lunga 30 metri.
- SOS Humanity: Opera con la Humanity 1, lunga 60 metri.
- Open Arms: Gestisce la nave Open Arms, lunga 37 metri, e la barca a vela Astral.
- Sea-Eye: Ha utilizzato in passato la Alan Kurdi, ora sostituita dalle Sea-Eye 4 e Sea-Eye 5.
- Sea Punks: La loro nave è la Sea Punk 1.
- Soccorso Marítimo Humanitario: Opera con la Aita Mari.
- ResQShip: Utilizza la nave Nadir.
- R42 Sail & Rescue: Impiega la barca a vela IMARA.
- Compass Collective: Opera con la Trotamar III.
- Zusammenland e.V.: Gestisce la nave Mare*Go.
- Maldusa: Un’associazione culturale italiana che gestisce la nave Maldusa, finanziata dal collettivo tedesco United4Rescue e battente bandiera italiana.
- SARAH e.V.: Gestisce la nave Sarah (acronimo di “Search and Rescue for All Humans”).
- ARCI e Circolo Sailingfor Blue LAB: Collaborano per gestire la barca a vela Nihayet Garganey VI.
- Jugend Rettet: La nave Iuventa è stata operativa fino al suo sequestro nel 2017.
- MOAS (Migrant Offshore Aid Station): Gestiva la Phoenix, una delle prime navi private dedicate al salvataggio.
- Proactiva Open Arms: Utilizzava la barca a vela Barça Nostra per monitoraggio e salvataggio.
Molte di queste navi possono essere monitorate in tempo reale su Vessels Finder. È raro che più di 3 ONG operino contemporaneamente. Addirittura molte navi sono inattive o ferme in porti anche al di fuori dell’Italia.
Asset Aerei
Ci sono diversi asset aerei che pattugliano il Mediterraneo Centrale con due obiettivi principali: Identificare navi in difficoltà (distress) per comunicare rapidamente alle ONG o autorità più vicine. Monitorare e testimoniare le violazioni dei diritti umani e i respingimenti delle guardie costiere libiche e tunisine.
Di seguito trovate riportate le due organizzazione che operano con asset aerei e Frontex l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.
- Sea-Watch:
Ha due aerei: Seabird 1 (attivo dal 2020, un Beechcraft Baron 58) e Seabird 2 (dal 2022, dello stesso modello). In passato, utilizzava il celebre Moonbird, ora in pensione. - Pilotes Volontaires:
Utilizza l’aereo Colibrì, un MCR-4S progettato per sorveglianza aerea. Fondato da Benoît Micolon e José Benavente, il Colibrì fornisce una copertura visiva essenziale per le operazioni di soccorso. - Frontex:
L’Agenzia europea per le frontiere utilizza droni e aerei con scopi controversi. I droni principali sono:- IAI Heron (prodotti da Israel Aerospace Industries)
- Falco EVO (prodotto da Leonardo, Italia)
- Gli aerei con equipaggio includono velivoli con nomi operativi come Osprey 1, Osprey 2, e Osprey 3, o Sparrow 3 che potrebbero appartenere a modelli come il P-3C Orion, Falcon 50, EMB-145H AEW&C, o An-28B1R Bryza. Tuttavia, Frontex è stata spesso criticata per collaborare principalmente con le autorità libiche e tunisine invece che con le autorità italiane o maltesi.
FONTI:
https://sea-watch.org/en/mission/airborne