Premi Nobel 2021

10/21 • 9 min • Copia link

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Tra il 4 e l’11 ottobre 2021 sono stati assegnati i Premi Nobel per la fisiologia o medicina, per la fisica, la chimica, l’economia, la letteratura e la pace. Come ogni anno, i nomi dei vincitori sono stati anticipati dal Karolinska Institut di Stoccolma, in diretta via internet e social network. La cerimonia vera e propria si svolgerà il 10 dicembre, l’anniversario della morte di Alfred Nobel.

Qual è la storia di questi premi e come mai sono così importanti?

Chi era Alfred Nobel?

Alfred Nobel nasce il 21 ottobre 1833 a Stoccolma, da un padre ingegnere e inventore. La famiglia Nobel si spostò in Finlandia e Russia, dove riuscirono a guadagnare lavorando per l’esercito russo. Alfred e i suoi tre fratelli ebbero un’istruzione di prima classe, ma il suo interesse per la letteratura non entusiasmava il padre, che lo mandò a Parigi per completare gli studi da ingegnere chimico.

Un testamento un po’ particolare

Al laboratorio privato del Professor T.J. Pelouze Alfred incontrò Ascanio Sobrero, un giovane chimico italiano, che da lì a tre anni avrebbe inventato la nitroglicerina, un esplosivo liquido. Nobel si interessò molto alla nitroglicerina, ritenendo fosse di grande utilità nelle attività edilizie. Tuttavia, uno dei suoi esperimenti portò alla morte di molte persone, tra cui il fratello minore. L’incidente non lo scoraggiò e nel 1864 iniziò una produzione di massa di nitroglicerina, continuando a cercare modi per renderla più sicura.

Passò la vita ad inventare, arrivando a 355 brevetti, e aprì fabbriche in 90 paesi. Morì il 10 dicembre 1896 a San Remo, lasciando scritto nel testamento che la sua enorme fortuna sarebbe dovuta essere suddivisa, negli anni a venire, tra chi si fosse distinto per aver lavorato per l’umanità nei campi della fisica, chimica, medicina o fisiologia, letteratura e pace.
Nel 1901 ci fu la prima premiazione alla Royal Academy of Music di Stoccolma. Il premio Nobel per l’economia viene introdotto nel 1969. Il premio ammonta a cica 10 milioni di corone svedesi (più di 950 mila euro), per ogni categoria.

Medicina o Fisiologia: la regolazione di temperatura e dolore

Il premio Nobel per la medicina o la fisiologia è stato assegnato a David Julius e Ardem Patapoutianper le loro scoperte sui recettori che regolano la percezione della temperatura e del tatto”.

I recettori sono delle macromolecole che, grazie a particolari meccanismi riescono a trasmettere alcuni segnali al cervello. Sono coinvolti soprattutto nella trasduzione degli stimoli legati ai sensi; la pressione, i segnali luminosi, le molecole di cibo e gli odori, la temperatura e il dolore devono essere tradotti in segnale elettrico affinché il cervello possa capirli e rispondere di conseguenza.

Gli studi di David Julius si sono concentrati in particolare sulla percezione del dolore e del calore. Utilizzando la capsaicina (la sostanza che rende i peperoncini piccanti e dà la sensazione di calore), è riuscito ad identificare un gene che reagisce a questa sostanza. Questo gene (TRPV1) è il responsabile dei recettori che sono in grado di attivarsi quando le temperature raggiungono livelli dolorosi. Successivamente è stato individuato, utilizzando il mentolo, anche un gene che rende le cellule sensibili al freddo, il TRPM8.

Nonostante i passi avanti in questo campo di ricerca, rimaneva ancora da chiarire come avvenisse la trasduzione dei segnali di pressione, come il tatto o le variazioni di pressione sanguigna. Ardem Patapoutian ha scoperto l’esistenza di geni responsabili dei recettori (Piezo1) sensibili a dei colpi dati con una micropipetta. Questi recettori hanno un ruolo fondamentale nella propriocezione, il rilevamento della nostra posizione e del movimento nello spazio.

Fisica: il clima e i sistemi complessi

Il premio Nobel per la fisica è stato condiviso da tre menti importanti: Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann e Giorgio Parisi. I primi due si sono occupati del clima terrestre e dell’influenza dell’uomo su di esso, mentre Parisi ha fatto chiarezza sui sistemi disordinati e complessi.

Manabe è stato il primo a dimostrare come l’aumento dei livelli di anidride carbonica siano causa dell’aumento delle temperature sulla Terra. Inoltre ha dimostrato come le radiazioni del sole influenzano i  movimenti delle masse d’aria, legati anche alla temperatura. Queste scoperte hanno posto le basi per i modelli climatici di oggi, utili soprattutto a capire l’evolversi del clima e i sui rapporti con le attività umane.

Hasselmann si è chiesto come poter creare dei modelli affidabili anche per lunghi periodi, data la complessità e degli eventi legati al clima. Il modello risultante metteva in relazione clima (fenomeni di lunga durata) e meteo (di breve durata), dimostrando che previsioni sul cima hanno una maggiore affidabilità di quelle sul meteo. Ha inoltre identificato dei segnali specifici che indicano le “improntelasciate dalle attività umane sul clima, come le emissioni di anidride carbonica.

Le scoperte di Parisi sui sistemi complessi hanno validità in numerosi campi, come la matematica, la biologia e le neuroscienze. La ricerca parte dall’intuizione di Parisi secondo il quale i comportamenti apparentemente randomici e complessi di questi sistemi siano in realtà governati da alcune regole. Attraverso dei modelli matematici è riuscito a prevederli, confermando le sue teorie. Grazie a queste scoperte è possibile descrivere e analizzare sistemi complessi e disordinati.

Chimica: la costruzione di molecole

Benjamin List e David W.C. MacMillan hanno vinto il premio Nobel per la chimicaper lo sviluppo dell’organocatalisi asimmetrica”. La ricerca si è basata sull’ideazione di un metodo per costruire nuove molecole in larga scala, tecnica che può portare numerosi vantaggi in vasti campi. Pensiamo ad esempio alle batterie elettriche, ai pannelli solari, o ancora alla ricerca farmaceutica.

La natura è perfettamente in grado di costruire molecole in modo rapido ed efficiente grazie agli enzimi, ma replicare il loro comportamento è complicato e i ricercatori hanno spesso fallito nei loro tentativi. Benjamin List è partito dallo studio di questi enzimi, che riescono a facilitare le reazioni chimiche che servono alle cellule per costruire le molecole. Ha notato che alcuni enzimi funzionavano con dei metalli, altri invece li sostituivano con una sostanza chiamata prolina. La prolina è molto più economica dei metalli e grazie ad essa siamo più facilmente in grado di produrre molte molecole.

La ricerca di MacMillan si basava sulle stesse problematiche riscontrate da List. Al posto dei metalli è riuscito a sviluppare piccole molecole organiche in grado di facilitare il lavoro degli enzimi ad un costo più basso. Il processo viene chiamato organocatalisi asimmetrica. L’aggettivo “asimmetrica” deriva dal fatto che molte molecole esistono in due varianti speculari, che comportano funzioni diverse. La scelta della versione da utilizzare è fondamentale e le ricerche dei premi Nobel sono in grado di semplificarla.

Letteratura: storie di migrazioni

Il premio nobel per la letteratura è stato assegnato allo scrittore Abdulrazak Gurnah ‘’per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti’’

Gurnah è nato a Zanzibar in Tanzania nel 1948. Fuggì dalla sua città natale nel 1963 a causa di una rivoluzione che portò alla persecuzione di gruppi etnici di origine araba tra cui rientrava anche il suo. Giunse in Inghilterra come studente e iniziò a scrivere a 21 anni preferendo allo Swahili (sua lingua natale) l’inglese. Divenne professore di letteratura presso l’Università di Kent a Canterbury. E’ autore di dieci romanzi e di diversi racconti nei quali ha un ruolo centrale la figura del rifugiato ed è ricorrente il tema della migrazione dall’Africa orientale all’Europa o all’interno dell’Africa. Garzanti ha pubblicato tre dei suoi romanzi (‘Il paradiso’, ‘Il disertore’ e ‘Sulla riva del mare’). Nelle sue opere l’esperienza dell’esilio è vissuta dai protagonisti tra la difficile integrazione in una nuova realtà e il ricordo della terra d’origine.

Pace: difendere la libertà di informazione

I giornalisti Dmitry Muratov e Maria Ressa sono i vincitori del nobel per la pace ‘’per i loro sforzi nel salvaguardare la libertà di espressione, che è una precondizione per la democrazia e una pace duratura’’.

Dmitry Muratov è un giornalista russo, caporedattore del quotidiano russo d’inchiesta Novaya Gazeta, di cui è fondatore insieme ad altri colleghi. La testata porta avanti da molti anni inchieste sull’operato del governo e fa luce su aspetti censurabili della società russa. Muratov ha dedicato il premio ai sei colleghi che sono stati uccisi difendendo la libertà di informazione. Tra essi anche Anna Politkovskaya, giornalista russa uccisa quindici anni fa, famosa per la sua attività di denuncia dei crimini del governo russo.

Maria Ressa è una giornalista di origini filippine naturalizzata statunitense, cofondatrice del sito di notizie Rappler, famoso per le inchieste relative all’operato di Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine. Nello specifico i reportage di Rappler hanno fatto chiarezza sulla campagna anti-droga di Duterte, mostrando le responsabilità del presidente per la morte di migliaia di innocenti. Nominata donna dell’anno da Time nel 2018, è diventata un simbolo di giornalismo libero e senza paura. Per la sua ostinazione e le sue prese di posizione scomode è stata minacciata e denunciata più volte.

Economia: l’importanza del metodo empirico

Il premio nobel per le scienze economiche è stato assegnato per metà a David Card e per metà congiuntamente a Joshua Angrist e Guido Imbens.

Card è canadese ed è professore all’università di Berkeley. E’ stato premiato ‘’per il suo contributo empirico all’economia del lavoro’’. Angrist è di origini israeliane ed è professore al Massachussetts Institute of Technology (MIT) di Boston, mentre Imbens è olandese e insegna alla Stanford University. I due hanno ricevuto tale riconoscimento ‘’per i loro contributi metodologici all’analisi delle relazioni causali’’. I tre docenti hanno avuto il merito di rispondere a domande di carattere sociale grazie a esperimenti naturali, ovvero studiando situazioni realmente accadute.

Card, ad esempio, ha dimostrato come l’aumento del minimo salariale non sia sempre associato a un calo dell’occupazione. Per farlo ha studiato una situazione realmente verificatasi, paragonando i lavoratori di 4 fast food in New Jersey e nella vicina Pennsylvania orientale. Il New Jersey aveva introdotto un forte aumento del salario minimo ma, confrontando la situazione nei due paesi vicini, Card ha dimostrato come l’aumento non abbia influito in alcun modo sul numero di dipendenti dei fast food.

Lo studioso canadese ha anche analizzato gli effetti dell’immigrazione e dell’istruzione sul mercato del lavoro, dimostrando come ci sia una stretta correlazione tra la durata degli studi e il reddito futuro.

Angrist e Imbens hanno avuto il merito di risolvere problemi metodologici riguardanti l’interpretazione dei risultati di questo tipo di sperimentazione. Sono stati in grado di dimostrare come si possano trarre precise conclusioni sui legami causa-effetto da esperimenti naturali.

di Claudia Quacquarella