Le zone SAR (aree di Ricerca e Soccorso in mare – Search and Rescue) sono aree geografiche marittime per le quali un determinato Stato è responsabile del coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso. Queste zone sono definite dalla Convenzione Internazionale sulla Ricerca e il Salvataggio Marittimo (SAR Convention), adottata dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) nel 1979. L’obiettivo principale delle zone SAR è di garantire un sistema globale di coordinamento per assistere le persone in difficoltà in mare, con la massima efficienza e tempestività. Ogni zona SAR è definita da confini specifici ed è assegnata a uno stato che ha l’obbligo di intervenire e coordinare i soccorsi in caso di emergenze marittime.
Nel 2004 sono state adottate anche le Linee Guida sulla gestione dei sopravvissuti in mare dall’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) e dal UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati). Quest’ultime offrono indicazioni per affrontare i soccorsi in mare e garantire lo sbarco in un luogo sicuro. Esse chiariscono che il Paese responsabile della zona SAR deve coordinare le operazioni e assicurare uno sbarco sicuro, dove i diritti umani dei sopravvissuti siano rispettati. Se ciò non è possibile, deve collaborare con altri Stati per trovare una soluzione. Le linee guida sanciscono il principio di non-refoulement, che vieta di riportare le persone soccorse in luoghi dove rischiano violazioni dei diritti umani o trattamenti inumani.
Le aree SAR nel mediterraneo centrale sono 4 (costituite dall’IMO ovvero l’International Maritime Organization). La zona italiana, maltese, quella Libica (dal 2017) e quella Tunisina (dal 2024). Quest’ultime sono state istituite dopo gli accordi tra l’Italia e i due paesi nordafricani. L’Italia ha stabilito un Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo (MRCC) a Roma che coordina le operazioni di salvataggio. Malta ha una zona SAR più piccola rispetto a quella italiana ma significativa rispetto alle dimensioni dell’isola. Si sovrappone in piccola parte a quella italiana. Tuttavia, non sempre Malta coordina le operazioni di ricerca e soccorso e, non avendo ratificato le Linee Guida del 2004, si sottrae all’obbligo di garantire un luogo sicuro nella sua area di competenza. La Libia ha dichiarato una sua zona SAR, ma spesso la capacità di coordinamento e gestione delle operazioni di soccorso è limitata, il che ha portato a numerose critiche internazionali. Stesso discorso per la Tunisia dove la cosiddetta Guardia Costiera (finanziata dallUE e dall’Italia) è spesso state accusata di violare i diritti umani dei migranti che cercano di attraversare il mediterraneo. Ecco perchè Libia e Tunisia non possono essere considerati porti sicuri. Inoltre, la nuova zona SAR Libica si sovrappone sia alla zona SAR Libica che Maltese. Lo Stato responsabile di una zona SAR non esercita sovranità su di essa, ma ha il dovere di organizzare operazioni di salvataggio.
Zone SAR 1, 2 e 3
Molto spesso si sente parlare di zone SAR 1, 2 e 3, ma cosa significano esattamente? Sebbene la Convenzione SAR non preveda ufficialmente queste designazioni, il Mediterraneo centrale è stato suddiviso in tre aree per convenzione informale, indipendentemente da chi debba coordinare le operazioni. Questa suddivisione è utilizzata principalmente da ONG e Stati per identificare diverse parti di una più ampia zona di ricerca e soccorso. La Zona SAR 1 comprende l’area più vicina alla costa tunisina. La SAR 2 si riferisce invece al mare al largo delle coste libiche, un’area in cui gli interventi di soccorso sono generalmente più frequenti e immediati. La SAR 3, infine, si trova più a est, nelle acque al largo delle coste greche, turche ed egiziane.
Per conoscere nel dettaglio le differenze acque territoriali, acque internazionali e zone SAR clicca questo link.
Acque Territoriali | Acque Internazionali | Zone SAR | |
Sovranità | Completa dello Stato | Nessuno Stato | Nessuna sovranità |
Distanza dalla costa | Fino a 12 miglia nautiche (più 12 di zona contigua) | Oltre 12 miglia nautiche | Varia, può estendersi fino in alto mare |
Funzione principale | Controllo statale | Libertà di navigazione | Coordinamento di soccorsi |
Normativa applicabile | Leggi nazionali | Diritto internazionale | Convenzione SAR del 1979 e Linee Guida del 2004 |
FONTI:
https://www.ilpost.it/2023/12/20/accordo-riforma-regolamento-dublino
https://www.focus.it/cultura/curiosita/in-quali-casi-si-concede-lasilo-politico
https://www.ilpost.it/2023/12/20/accordo-riforma-regolamento-dublino
https://www.interno.gov.it/it/temi/immigrazione-e-asilo/protezione-internazionale
https://www.politico.eu/article/eu-backs-tough-new-migration-rules
https://www.questionegiustizia.it/data/rivista/articoli/523/qg_2018-2_20.pdf
https://www.rescue.org/eu/article/what-eu-pact-migration-and-asylum
https://www.unhcr.org/it/wp-content/uploads/sites/97/2020/07/soccorso-in-mare.pdf